Centro di Neurochirurgia Endoscopica

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Antillo (fine III secolo d.C.)

Di Antillo, medico greco, non si conosce la biografia e le sue opere sono andate completamente perdute. Quello che sappiamo di lui ci è stato tramandato da vari autori antichi, in particolare da Oribasio.
Visse sicuramente dopo Galeno e prima di Oribasio stesso, probabilmente a cavallo tra il III ed il IV secolo d.C. e fu molto noto come un acuto ed abile chirurgo. Operò agli occhi, praticò tracheotomie ed ablazioni tumorali e un operazione radicale per l'idrocele.
Compose numerose opere, nessuna delle quali ci è pervenuta direttamente, ma solamente tramite la citazione di altri autori, come Oribasio ed Ezio.
In campo chirurgico fu studioso di aneurismi e ne distinse di due tipi: quello legato a difetti dello sviluppo (causato da dilatazione) e quello traumatico (come risultato della ferita di una arteria). Molto noto il suo metodo di Antillo nella chirurgia degli aneurismi poplitei, che consisteva nel tagliare il sacco aneurismatico dopo aver applicato due legature, prossimale e distale, all'arteria. La tecnica era gravata da una alta percentuale di complicanze, come infezioni e devastanti emorragie postoperatorie. Questo metodo chirurgico rimase valido fino al diciottesimo secolo.
In campo medico si interessò anche di salutismo, ed esaltò la bontà delle passeggiate, del nuoto e della ginnastica nel mantenersi sani ed in forma.

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