Centro di Neurochirurgia Endoscopica

Contenuti del sito

Menu di navigazione - Torna all'inizio


Contenuto della pagina - Torna all'inizio


Oribasio di Pergamo (325 - 395/6 d.C.)

Oribasio, nato a Pergamo (Asia Minore) nel 325 d.C., fu medico (e amico) dell'imperatore Giuliano l'Apostata (regnò dal 361 al 363).
Invitato dal suo imperatore a «ricercare e raggruppare ciò che di più importante vi è nei medici migliori e tutto ciò che contruibuisce a raggiungere l'obiettivo della medicina », Oribasio portò a compimento la sua opera scrivendo, in greco, i 70 volumi delle Συναγογαι Ιατρικαι (Collecta Medicinalia). Essa rappresentava una vera e propria enciclopedia medica, un compendio di tutta la scienza medica dell'epoca, dal momento che comprendeva non solo tutte le conoscenze mediche, anatomiche e fisiologiche dell'epoca, ma anche le tecniche più efficaci in campo terapeutico e farmacologico.
Quest'opera monumentale raggruppava le esperienze non solo dei grandi maestri, le opere dei quali si sono tramandate nel tempo, ma anche di quelli minori, costituendo talvolta l'unica sorgente della loro conoscenza. Purtroppo, dell'intera opera, a noi sono pervenuti solamente i libri 1 - 15, estratti del 16 volume, i libri 24 e 24, dal libro 43 al 50, ed alcuni frammenti di altri libri.
Ma fu lo stesso Oribasio a compensare, involontariamente, questa perdita. Infatti scrisse anche due compendi della sua opera maggiore: il primo, la Synopsis ad Eustathium, dedicata al figlio Eustachio, in 9 libri; il secondo, Libri ad Eunapium, in 4 libri, dedicata allo storico, sofista e retorico bizantino Eunapio di Sardis (349 - 414 d.C.), biografo e autore delle Vite di filosofi e sofisti.
Interessante, inoltre, la produzione di un terzo compendio: le Eclogae medicamentorum (letteralmente, schede dei medicamenti).
Questi tre compendi, che sono pervenuti a noi integralmente, oltre che a fornirci un riassunto dell'opera maggiore (ed attraverso essi ne conosciamo,quindi, l'intero contenuto), erano anche concepiti come manuali di consultazione, con lo scopo di aiutare il lettore in caso di urgenze mediche. Infatti l'autore si concentra più sulla terapia che sulla eziologia o la patologia.
Possono considerarsi, forse, uno degli esempi, presso gli Antichi, di imitare il nostro Roversino [termine in uso presso la classe medica italiana di alcuni anni fa per indicare un famosissimo "Manuale Medico di Diagnostica e Terapia", di formato tascabile e di colore rosso, edito da S. Roversi, che conteneva tutto il saper medico e veniva usato dal medico ... in emergenza].

torna