Centro di Neurochirurgia Endoscopica

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L'intervento "Two nostrils-Four hands"

La tecnica endoscopica endonasale tradizionale prevede l'utilizzazione di una sola mano chirurgica, mentre la mano non dominante impugna l'endoscopio. Il primo autore a proporre l'utilizzazione della tecnica endoscopica a più mani fu May1 nel 1990. La variante tecnica da lui proposta consente l'utilizzo di più strumenti chirurgici in una singola fossa nasale e necessita la collaborazione di due chirurghi: il primo operatore ha la possibilità di utilizzare entrambe le mani, mentre il secondo operatore sorregge l'endoscopio.
Briner e Coll. (Bibl. 2) hanno recentemente enfatizzato gli aspetti positivi di questa tecnica: una riduzione dei tempi chirurgici, una migliore visualizzazione del campo operatorio (dovuta soprattutto alla possibilità di introdurre un aspiratore come secondo strumento) e una non meno importante ottimizzazione delle risorse.
L'esperienza di altri Autori (Bibl. 3,4,5,6,7,8,9) in campo neurochirurgico ha messo recentemente in evidenza che tale tecnica può essere estesa al trattamento della patologia avanzata del basicranio anteriore, medio ed in casi selezionati del basicranio posteriore.
Dal 1997 noi abbiamo iniziato a utilizzare la Tecnica "Two Nostrils - Four Hands", con l'intento di massimizzare la riduzione del traumatismo chirurgico della mucosa nasosinusale durante le procedure di approccio al basicranio e di agevolare e velocizzare i tempi resettivi.
Questa tecnica è stata praticata per il trattamento della patologia sellare e parasellare, dei tumori nasosinusali e delle neoformazioni ad estensione intracranica, in quest'ultimo caso affiancando ad essa un approccio tradizionale esterno (Tecnica "Cranioendoscopica").