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Palestina ed India
In Asia, crani trapanati furono scoperti in Palestina (famoso quello di Gerico - 2000 a.C.) e in Siria (ma risalenti all'epoca pre-romana) e, anche se in casi molto più rari, in Afghanistan, in Pakistan, nel Kashmir e in Tibet. A fronte a questa scarsità di reperti, sta invece una ricca fioritura di racconti popolari sulla trapanazione diffusi in India nel 400 d.C.
In uno di questi si narra che, nei tempi antichi, gli studenti si recavano a Taxilia (nel nord-ovest dell'India) per studiare scienze ed arti. A quel tempo viveva colà un famoso maestro _treya, luminare della medicina, che aveva come discepolo il principe J_vaka desideroso di apprendere "l'arte di aprire i crani". Egli osservò il maestro estrarre un verme dal cranio di un paziente. Tornato in patria, praticò la trapanazione e estrasse da un cranio un centopiedi. La leggenda prosegue narrando che egli divenne poi medico personale di Siddharta (il Budda). J_vaka è certamente un personaggio celebre sia negli antichi testi che nel folklore buddisti.
La leggenda, portata ad est dai missionari buddisti, si arricchì, in Cina, di elementi (uso dell'agopuntura e dell'osservazione dei battiti del polso) che erano allora sconosciute in India.