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Catone il Censore (234 a.C. - 149 a.C.)

Marco Porcio Catone nacque a Tusculum nel 234 a.C. da una famiglia plebea di agricoltori benestanti. Secondo Varrone, il nome della gens Porcia sarebbe derivato dal fatto che i suoi membri più antichi allevavano suini. Da giovane visse nella Sabina, dove aveva un piccolo fondo avuto in eredità dal padre.
Iniziata la carriera militare, partecipò a numerose battaglie sotto il comando di Fabio Massimo. Ricoprì numerose cariche pubbliche tra cui quella di console (nel 195 a.C., con Lucio Valerio Flacco) e governatore della provincia di Spagna. Ma è senz'altro più famoso per aver esercitato la "Censura".
Infatti fu Censore nel 184, e conservò anche dopo la fine del suo mandato il soprannome di Censore, in virtù della sua proverbiale integrità di costumi. Conservatore e fiero avversario degli Scipioni, ai quali rimproverava di aver corrotto, con il loro filoellenismo, la sobrietà e la purezza dei mores (ndR, costumi) romani e delle istituzioni, Marco Porcio Catone riuscì a mandare in esilio Scipione l'Africano nel 187. Fu un convinto assertore della necessità della distruzione di Cartagine.
Brillante oratore, coltivò l'interesse per le scienze mediche e divenne famoso per la conoscenza di parecchi medicinali e per la pratica con apparecchi per ridurre lussazioni e fratture.
Da non dimenticare, inoltre, che Catone si fece promotore dei lavori per la pavimentazione delle fontane pubbliche, la pulizia delle fogne e la costruzione di altre fognature e della revisione della legislatura a carattere igienico-sanitario che datava dall'epoca dei sette re.

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