Centro di Neurochirurgia Endoscopica

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Mandragora

La Mandragora Officinarum L. (Nome volgare: Mandragora) è una pianta erbacea della famiglia delle solanacee diffusa in tutto il bacino mediterraneo. Le foglie sono larghe e seghettate, appuntite al loro apice e lunghe, a crescita completata, circa 30 cm.; appaiono di colore verde scuro e di odore fetido; i fiori sono bianco-violacei e le radici grosse, grigio-nerastre, che si approfondano notevolmente nel terreno. Ad esse, che costituiscono la parte utile, un tempo, venivano attribuite virtù magiche e afrodisiache. Cresce in luoghi soleggiati e caldi.
I principi attivi sono alcuni alcaloidi (ioscina, iosciamina, scopolamina) che rendono conto della sua azione antispasmodica, antiasmatica, antinevralgica ed antireumatica.
La leggenda popolare vuole la mandragora generata dallo sperma e dal grasso caduti dal corpo di un impiccato. I cabalisti sostengono che è il frutto della solitudine di Adamo (durante il sonno, secondo la tradizione, egli perse il seme che fecondando il suolo dette vita alla pianta). Certamente è stato l'aspetto antropomorfo delle sue radici a stimolare così efficacemente la fantasia umana.
Viene usata fresca, in decotto e come tintura.
Per per ulteriori informazioni su storia, principi attivi, proprietà farmacologiche, e immagini della mandragora consulta questo sito [in lingua inglese].

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