Centro di Neurochirurgia Endoscopica

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Karl Wernicke

Tarnowitz (1848) - Dörrberg im Geratal (1905)

Karl Wernicke Karl (Carl) Wernicke nacque a Tarnowitz, un ridente paese dell'Alta Slesia, regione della Prussia (oggi Tarnowskie Gory, Polonia), dove il padre lavorava come impiegato statale.

Studiò Medicina all'Università di Breslavia, dove fu allievo di Henry Neumann all'Allerheiligenhospital e dove ottenne la laurea nel 1870. Iniziò la sua specializzazione in psichiatria e divenne assistente dello stesso Newmann. Durante tale periodo, ebbe la fortuna di trascorrere un periodo di sei mesi a Vienna, alla Scuola di Theodor Hermann Meynert. Wernicke subì così profondamente l'infuenza di Meynert da porlo al primo posto nelle sue citazioni e di avere il suo ritratto appeso al muro della sua clinica. Ottenne l'abilitazione in Psichiatria a Breslavia nel 1875 e poi a Berlino (1876). Dal 1876 al 1878 fu primo assistente nella Clinica delle Malattie Nervose e Mentali diretta da Karl Westphal all'Ospedale Berlin Charité e successivamente svolse, sempre a Berlino, attività libero professionale. Nel 1885 fu nominato professore associato di neurologia e psichiatria a Breslavia, dove ottenne, poi, nel 1980, la cattedra; cattedra che ottenne poi, nel 1904, anche ad Halle (Sassonia).

A soli 26 anni, nel 1877, Werniche pubblicava Der aphasische Symptomenkomplex, nel quale per prima volta descriveva una afasia sensoriale come localizzata anatomicamente al lobo temporale, così come l'alessia e l'agrafia. Nel suo scritto, Werniche tentava di correlare le afasie con alterazioni psichiche in aree differenti dell'encefalo. Dimostrò anche la dominanza, per queste funzioni, di un emisfero rispetto all'altro.

Data 1877 l'osservazione che lesioni limitate a un nucleo del VI nervo cranico (abducente), in realtà, procuravano la paralisi coniugata dello sguardo, postulando, quindi, che il centro per la deviazione coniugata dello sguardo fosse nel tegmento pontino. Questa relazione lo rese famoso in campo internazionale.

Tra il 1881 ed il 1883 Wernicke pubblicò i tre volumi del Lehrbuch der Gehirnkrankheiten für Ärzte und Studirende (Trattato sui Disturbi Mentali per Medici e Studenti), che costituiscono un esame esaustivo dello stato dell'arte, comprendendo le sue ricerche originali.
Wernicke proponeva una classificazione delle malattie mentali basata sull'anatomia e la patologia del sistema nervoso. Egli riteneva, infatti, che tali malattie originassero da disturbi del sistema associativo. Non credeva, cioè, che esistessero malattie psichiatriche per sè.

Le pubblicazioni degli ultimi anni sono concentrate sull'anatomia e patologia del cervello e sulla neuropsichiatria. Tornò ad interessarsi di afasia, aggiungendo che dovevano esservi una interconnessione tra l'area da lui scoperta e quella, frontale, di Broca.

Karl Wernicke era un uomo riservato e taciturno, scarsamente malleabile. Fu molto vicino ai suoi colleghi più anziani, soprattutto Ernst Storch, del quale aveva la massima stima, ma non ebbe, invece, tanti rapporti con i suoi giovani allievi. Tuttavia, il suo modo di esaminare il paziente e le sue dimostrazioni erano così chiare e così coinvolgenti, da influire profondamente sull'interesse verso le problematiche neurologiche e psichiatriche da parte di coloro che ebbero la fortuna di assistervi. La sua influenza è presente nei lavori di un'intera generazione di psichiatri tedeschi.

Morì nel 1905, a causa delle ferite riportate in un incidente, mentre andava in bicicletta nelle foreste della Turingia.

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